
in foto: Kymco Dink 150
Per qualche anno, da solo al semaforo, a bordo del mio scooter mi sono sentito “diverso”. Una specie in via di estinzione. Eravate andati via tutti; ma ora, finalmente, siete tornati.
Avete ritirato fuori dalle cantine i cari vecchi scooter e le maximoto; mezzi rumorosi, fumanti, antiecologici. Avete finalmente mollato i monopattini, perché saranno forse utili per le vie del centro, ma vogliamo mettere la praticità di uno scooter o l’emozione di una moto?! E al semaforo siamo di nuovo in tanti. La cosa nuova è che il fenomeno sta coinvolgendo trasversalmente tutte le fasce d’età e tutte le tipologie di mezzi. Dal ragazzino con la moto 50 o 125 a marce, al professionista con lo scooter più trend, dal coatto con il maxiscooter smarmittato fino all’ex giovane che spende cifre incredibili per kittare il suo miniscoter rigorosamente anni 90 (con grande gioia di Pierluigi Mancini). E anche i meccanici/preparatori finalmente tornano in auge. Anni di vita grama, quelli scorsi. Qualcuno s’è adattato perfino ad aggiustare le bici, che ad un certo punto sembravano il futuro. Quelle elettriche poi, dicevano che erano la soluzione ai problemi mondiali.
Ma se mai avete guidato uno di questi mezzi, allora vi sarete resi conto che non c’è emozione. Manca il sound, il piacere dell’accelerazione è assente, il gusto della guida è annacquato. Per chi come noi vive in modo adrenalinico la passione per i mezzi a motore, la storia è destinata a ripetersi; qualunque sia il vostro mezzo preferito… non c’è altra cura che un bel giro in moto o in scooter.
Bentornati tutti, ora mi sento di nuovo al mio posto al semaforo, in vostra compagnia; daje che è verdeeeeeeee!