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Test marmitta Polini Original Yamaha Minarelli orizzontale

Promossa sul campo!

di Pierluigi Mancini
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Polini Motori ha recentemente lanciato una linea di marmitte silenziate omologate denominate Original: noi abbiamo provato la versione per motori Minarelli Yamaha orizzontali. Ecco come va…

Ci sono due tipi di elaborazioni: quelle estreme e quelle “da raduno” (visto che ormai, a correre, sono rimasti in pochi). Le prime, secondo me, sono andate un po’ oltre il concetto di scooter da corsa, in quanto si parla ormai di tecnologia da GP con carter realizzati ex novo (non sempre migliori degli originali, come vedremo), cilindri estremi, alberi motore che costano come un rene in Messico… Se per fare un Jog competitivo servono oltre 15000 Euro, credo che sia furbo chi compra con quei soldi una Honda o una Yamaha 250 GP e gira in pista con una moto vera, senza doversi portare dietro un cartone di cinghie da sostituire in una giornata. Detto questo, parlando di elaborazioni “da raduno”, possiamo dire che non molte Case continuano a produrle o, peggio, a svilupparle. Le Leovince SP3, che era una delle migliori marmitte in circolazione per questo tipo di elaborazioni, non è più in listino da un pezzo e quello che si trova in giro sono fondi di magazzino che, col tempo, stanno sparendo. Soprattutto su motori 70 cc, la SP3 ed alcune Giannelli, pur se nate per motori 50 cc, offrivano eccellenti prestazioni in abbinamento ad una rumorosità non distante dalle marmitte originali e poi, oltretutto, erano pure omologate. Oggi Polini realizza un prodotto che, da tempo, aspettavamo: una marmitta silenziosa, non troppo sfacciata esteticamente, ma che funziona davvero bene anche sui motori 70 cc. Il mio amico Nico, che spesso mi viene a trovare in officina ed è un grande fan del mio bombardone Jog 90, l’altro ieri mi ho lanciato un’idea: “visto che stai cercando di realizzare una marmitta per il Jog 90 migliore delle V8 cinesi, non è che vorresti provare la nuova Polini che ho comprato?”. Certo che sì, visto che ho sempre provato tutto…

Economica, ma cazzuta!
La Polini Original è una marmitta che ricorda esattamente lo scarico di serie dei Minarelli orizzontali anni ’90, con la pancia e il collettore stampato. Abbiamo spiato al suo interno con una sonda ottica, facendo qualche foto per spiegarvela meglio. Si compone di un collettore di scarico diametro interno 25 mm (consideriamo che il 90% della concorrenza è 23 mm interno o, in certi casi, anche meno!), un primo cono divergente che entra fino all’interno del bussolotto, una prima paratia con un tubino, una seconda paratia trasversale e il tubo di uscita da 15 mm. Le saldature e le finiture sono in linea col prezzo della marmitta, si monta facilmente senza dover asolare nulla e, già visivamente, si sposa bene con l’estetica del mio Bombardone. Ce ne sono 2 versioni, una per scooter con ruota larga (SR, Nitro, F12, ecc…) e una per ruota stretta (Aprilia Scarabeo, Malaguti 10, Yamaha Jog Z, Aprilia Sonic). La montiamo in 5 minuti, ansiosi di sentirla in moto. Il sound è piacevole, si fa sentire parecchio senza essere però impossibile e conserva quel classico suono tipico delle Polini omologate. Tolta la V8 con divergente grande, che è quella che ha offerto sino ad oggi il migliore equilibrio complessivo sul mio scooter, non ho toccato la trasmissione per valutare al meglio le caratteristiche di questo scarico in abbinamento col mio 86 cc (50 mm x 44 mm). A parità di taratura, il motore ha iniziato subito a girare più forte e a reagire molto bene anche semplicemente sfiorando la manetta del gas. Come già vi ho raccontato, questo motore 86cc è un sogno per tutti quelli che vogliono un botto di coppia con la rotazione di un 70 intermedio. È un attimo vedere il contagiri passare di slancio i 10000, con un buon allungo. Con il dovuto lancio, Polini mangia la V8 a colazione, che è inferiore su tutto il range di rotazione. La sensazione è che con 0,2 grammi di rullo in più il motore sarebbe ancora più godibile e andrebbe a cercarsi quei giri in più solo in allungo, a rapporto finito. La cosa che mi è piaciuta di più è che, nonostante questa maggiore propensione alla rotazione (ha circa 1000 giri più delle altre che ho provato sin’ora su questo motore), non ha richiesto mollette frizione rinforzate, il che significa che la coperta è molto lunga (merce rara…): facile fare una marmitta che giri 1000 giri in più di un’altra, difficilissimo farla senza spostare la curva di erogazione e perdere tiro in basso. Ottimo lavoro veramente! Mentre Nico andava via, ho preso il cellulare e ne ho ordinata una al volo per il mio archivio e per fare altre prove. Ne ho trovata una sulla baia a 120 Euro spedita. É arrivata in 2 giorni, ma devo dire che solo un giro di pluriball non è stato sufficiente a salvarla dai colpi presi durante il trasporto nel suo cartone. Il collettore è molto sottile e la rondella di strozzatura per l’omologa è saldata con fin troppa cura, tanto che per toglierla serve tempo e pazienza con il fresino per evitare danni al collettore stesso: se la comprate, STATE MOLTO ATTENTI QUANDO EFFETTUATE QUESTA OPERAZIONE! Finite le mie prove l’idea è di tagliare via il collettore da 25 mm e saldarne uno nuovo con diametro interno 27 o 28 mm. Poi, successivamente, provare un tubino posteriore da 16 mm. Poi salderò anche 2 colonnette per montare la paratia originale del Jog e renderla irriconoscibile… Eccellenti riscontri li abbiamo avuti anche su un Aprilia SR50 elaborato con kit 70 cc Malossi dove ha fornito prestazioni analoghe ad una marmitta ad espansione ben più appariscente e rumorosa, col solito eccellente allungo in abbinamento a un’erogazione ottima ai bassi regimi che non costringe a far attaccare la frizione a 8000 giri!

La Polini Original ha un design molto simile a quello delle marmitte originali dei Minarelli Yamaha orizzontali dei primi anni ’90, ma funziona come una vera marmitta ad espansione…

Il primo tratto divergente è quello di una marmitta ad espansione, anche se l’angolo di apertura è contenuto per assicurare un’erogazione corposa ai bassi e medi regimi senza costringere ad usare mollette frizione troppo dure che, ovviamente, fanno salire alle stelle la temperatura della trasmissione con effetti dannosi a livello di usura e affidabilità complessiva.

Il segreto si questa marmitta è al suo interno: il cono divergente entra dentro al bussolotto/silenziatore e, in fondo, con la fibra ottica siamo riusciti a fotografare la paratia e il primo tubino. Dopo della prima paratia abbiamo un’altra paratia posta trasversalmente rispetto alla prima e il secondo tubino di uscita, da 15 mm interno, dalla parte opposta.

Il collettore con diametro interno 25 mm e il tubino finale diametro interno 15 mm sono di misura adatta ad un motore 70 cc. Il bello è che questa Polini Original funziona benissimo anche su un 86 cc!

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