Home In PistaSM Amarcord Un Rally da 150 all’ora!

Un Rally da 150 all’ora!

Aprilia Rally Top Performances 86 cc MDR Racing

di Pierluigi Mancini
68 Visite
Per la rubrica amarcord, dove pubblicheremo le prove di Scooter Magazine, in pista e non, fino al 2012, non potevamo che iniziare con lo scooter che stabilì allora il record tra tutti quelli testati. Da Scooter Magazine n. 176 ottobre 2009:

Marco Medori ha montato un gruppo termico 86 cc Top Performances su un Aprilia Rally.
Con un’accelerazione sbalorditiva raggiunge i 148,6 km/h: un record per Scooter Magazine!

In questo momento il mondo degli scooter è in piena frenesia per le elaborazioni over 70 cc: molti, anche quelli che fino a poco tempo fa erano dei normali preparatori, hanno realizzato o stanno realizzando gruppi termici al di la dei canonici 70 cc per i motori più diffusi. Ad oggi abbiamo testato numerosi kits, constatando che spesso la cilindrata non è tutto e che, su alcune motorizzazioni, l’incremento della corsa non è così vantaggioso tanto quanto quello dell’alesaggio…
Marco Medori, un giovane preparatore di cui abbiamo già avuto modo di parlare su Scooter Magazine, tempo fa mi disse che avrebbe voluto provare qualcosa di fuori dell’ordinario per il motore Minarelli orizzontale e, consapevole della bontà del kit Top Performances TPR 86 cc per motori Minarelli AM, gli ho proposto di montare quel gruppo termico sul suo nuovo motore.
In fondo le difficoltà non sarebbero state troppo grandi: sarebbe bastato spostare i prigionieri sul carter motore e creare una basetta da 10 mm da mettere sotto il cilindro per recuperare le altezze giuste. Se quel kit è in grado di erogare circa 23 CV sul carter del Minarelli AM con un carburatore Mikuni TM 24, su quello dello scooter non avrebbe certo fatto peggio, soprattutto se abbinato ad uno scarico realizzato ad hoc e a un carburatore “giusto”.
Marco non è un tipo di molte parole, ma l’idea gli è piaciuta e si è messo subito al lavoro per poter realizzare questo motore…

 

Un trapianto coraggioso!
Una volta i preparatori, con grande ingegno, pazienza e forza di volontà, realizzavano dei motori realmente fuori dell’ordinario. Non c’erano kit di trasformazione, non c’era niente oltre la passione e la voglia di fare… Bisognava adattare, modificare, creare…
Oggi, grazie agli eccezionali progressi tecnologici delle aziende specializzate nel mondo delle elaborazioni, chiunque può montare un kit di trasformazione su uno scooter e fare una splendida figura: con tolleranze di lavorazione ridotte all’osso e per merito della straordinaria qualità dei materiali oggi disponibili, ragazzi molto giovani realizzano trasformazioni da sogno, oltretutto molto affidabili, anche con un’esperienza minima!
Marco Medori è andato oltre: non ha certamente costruito un motore da zero, ma non si è neanche limitato ad aprire una scatola e montare quello che ha trovato dentro!
Operazioni relativamente semplici, che oggi si possono effettuare con grande facilità grazie ai macchinari a controllo numerico, possono presentare delle grandi difficoltà, come ad esempio scegliere il materiale più adatto per realizzare la basetta da posizionare sotto il cilindro o reperire dei prigionieri lunghi adatti a questo tipo di modifica, possono creare problemi consistenti!
Spesso Marco mi ha chiamato, durante la realizzazione dell’elaborazione, per una dritta o un parere e, alla fine, sapevo che avrebbe trovato il bandolo della matassa!

Il primo scoglio da affrontare è stato quello di spostare i prigionieri impiegando dei prefiletti montati in fori disassati rispetto a quelli originali del carter: un lavoro che ha richiesto una grande precisione per far si che il cilindro risultasse perfettamente centrato rispetto al carter. Poi è stata realizzata la basetta/distanziale, per la quale è stato impiegato dell’alluminio aeronautico estremamente stabile, per evitare problemi di distorsione a caldo: mantenere un perfetto allineamento e centraggio in questo tipo di lavoro è di fondamentale importanza sia a livello prestazionale che di affidabilità complessiva.
Il cilindro Top Performances del Minarelli AM è stato poi forato per creare l’ingresso del liquido refrigerante, diverso sul motore scooter “orizzontale” (sul motore AM l’acqua entra dalla parte inferiore, mentre sul motore Minarelli scooter l’acqua entra di lato alla luce di scarico…).
Una volta effettuati questi lavori, le difficoltà si sono consistentemente ridotte. Il cilindro è stato completamente preparato a livello di luci e testa: lo scarico è completamente piatto nella parte superiore per sfruttare al massimo l’effetto blow-down tipico delle luci con traversino, mentre per la testa sono stati realizzati due profili: uno più decompresso e uno più compresso, a seconda del tipo di pista. La camera di scoppio è toroidale, con il sottosquadro in prossimità della banda di squish.

A questo punto, mentre realizzava le modifiche nella parte interna del carter, è stata fatta realizzare dalla Roost una marmitta ad espansione specifica per attacco cilindro AM, ma specifica per il montaggio sul motore scooter, caratterizzata dalle volumetrie necessarie per rendere al meglio con una cilindrata di 86 cc in abbinamento a un carburatore da 28 mm. La scelta del carburatore, in questo caso, è stata estremamente oculata: si tratta di un Mikuni con diffusore da 28 mm e corpo inclinato, preso direttamente da una Suzuki RG Gamma 250 prima serie. Questo carburatore, un autentico gioiello, è stato adattato all’impiego su scooter con una taratura specifica, montato girato verso il cilindro. Grazie proprio al fatto di avere il corpo inclinato rispetto alla vaschetta, si sposa perfettamente col motore Minarelli scooter orizzontale: si può usare un collettore di aspirazione molto corto senza dover inclinare la vaschetta. Fantastico!

A questo carburatore è stato abbinato un pacco lamellare Malossi, privo di traversini e di inserto, e un distanziale inclinato di 4° Powerspacer Pinasco, in grado di garantire un netto incremento delle prestazioni agli alti regimi). Il collettore di aspirazione è l’ottimo Motoforce.
Per sfruttare al meglio il carburatore da 28 mm è stata poi inserito un distanziale aggiuntivo tra pacco lamellare e carter.
L’albero motore è un Carenzi corsa 44 mm con biella interasse 90 mm ed è abbinato a un’accensione a rotore interno Malossi Selettra. I cuscinetti di banco sono un SKF a rulli lato trasmissione e uno a sfere lato accensione: la scelta del cuscinetto a rulli è stato un mio suggerimento a Marco in base ai miei esperimenti sul motore Minarelli. Per sfruttare al meglio questa soluzione è indispensabile centrare scrupolosamente l’albero motore in quanto, anche con un fuoricentro di 1/100 di mm, questo tipo di cuscinetto provoca un notevole assorbimento di potenza. Con l’albero motore centrato, invece, il cuscinetto a rulli stabilizza l’albero motore lato trasmissione e assicura un sensibile miglioramento delle prestazioni soprattutto in allungo, a dispetto di chi reputa che questa soluzione aumenti troppo gli attriti…
La trasmissione è una Malossi Over Range, sulla quale Marco Medori ha effettuato diverse prove tra variatori con rulli da 16 e 19 mm: per ottenere un maggiore allungo ha preferito questa seconda soluzione, visto che di bassi questo motore ne ha sin troppi… Ha poi montato un cuscinetto di supporto esterno per il cestello frizione e ha curato scrupolosamente la messa a punto della trasmissione, puntando su una molla di contrasto Malossi viola per motori Piaggio in quanto la rossa di serie è risultata troppo dura.

In pista
Il giorno del test in pista dell’Aprilia Rally 86 cc la carburazione non è ottimale e me ne accorgo subito, già dai primi metri percorsi in pista. Spalancando l’acceleratore di botto lo scooter schizza via con un’accelerazione degna di una moto, ma parzializzando si avverte un buco che rende particolarmente difficile la guida. Marco ha preferito non rischiare di rompere questo motore, che gli è costato tanti sacrifici e ore di lavoro, di conseguenza ha ingrassato la carburazione senza troppe remore…
Cerco così di adeguarmi a questa erogazione on/off che, però, di giro in giro tende a migliorare.
Il motore è pazzesco: partire da fermo è una mezza impresa, in quanto è difficilissimo cercare di mantenere la ruota anteriore attaccata a terra, ma una volta superati i primi 50 metri… è un’overdose di adrenalina. Mi aspettavo che questo superminarelli avesse una gran botta ai bassi regimi, ma che allungasse così forte non me lo sarei mai aspettato!
Il regime massimo di rotazione che vedo in fondo al rettilineo è di 15200 giri: a questo regime un motore convenzionale è in netto fuorigiri e in piena fase calante della curva di potenza, mentre il TPR ancora sembrerebbe voler dire qualcosa. Indubbiamente l’abbinamento tra carter, inclinazione pacco lamellare, carburatore, cilindro e scarico è davvero azzeccato!
Nel mio turno di guida ci sono delle moto e qualche T-Max: in rettilineo questo Rally vende maledettamente cara la pelle a tutti!
La ciclistica, nonostante la forcella di serie e l’ammortizzatore economico, va molto bene e trasmette un eccellente feeling, forse anche per la mia propensione a guidare sempre con una forcella tarata morbida: lo scooter ha un ottimo inserimento nelle curve lente, un’ottima percorrenza e permetterebbe di aprire l’acceleratore con il giusto tempismo, se la carburazione fosse perfettamente a punto… Con questa incertezza a mezzo gas, se non si sta attenti a spalancare l’acceleratore è automatico trovarsi col sedere a terra e lo scooter che schizza via su una ruota!
In linea di massima le geometrie sono a posto e, con delle sospensioni regolabili, lo scooter potrebbe essere competitivo anche nelle gare riservate agli “over 80 cc”.
E, infatti, sembra proprio che Marco Medori lo voglia iscrivere alla gara di Viterbo (la prova, il testo e le foto sono precedenti alla gara di Viterbo che sarà già avvenuta quando leggerete queste righe, ndr) . Il budget non è molto, ma non si sa mai… con un pizzico di fortuna potrebbe veramente essere la sorpresa della giornata!
Quello che dovrà essere assolutamente rivisto è il freno anteriore, assolutamente non all’altezza delle prestazioni dello scooter.

Scheda tecnica

Aprilia Rally Top Performances TPR 86 cc By MDR Racing

Preparatore: Marco Medori tel. 328 9194243
Proprietario: Diego Giovini

Motore
Gruppo termico: Top Performances TPR di derivazione Maxi kit 86 AM, alesaggio 50 mm
completamente rivisto nelle fasature, rapporto di compressione e squish
Albero motore: Tameni biella 90 mm, corsa 44 mm
Cilindrata: 86 cc
Cuscinetti: SKF a rulli lato variatore, a sfere lato volano
Scarico: Roost realizzato su specifiche cilindro Top Perfroormances TPR
Carter: lavorati per adattamento del GT con spostamento prigionieri, barenati, stuccati e rivisti in volumetria e fluidodinamica, con basetta da 10mm
Pacco lamellare: Malossi VL14 monopetalo senza traversini, con basetta Pinasco inclinapacco, e Basetta alzapacco artigianale
Collettore: Motorforce rivisto e adattato
Carburatore: Mikuni 28 corpo inclinato accorciato e lavorato
Accensione: Malossi Selettra con anticipo 2.54 mm prima del p.m.s.

Trasmissione
Variatore: Complessivo Malossi Over Range con rulli da 3.5 g, molla viola per Piaggio
Cinghia: Malossi per Over Range
Frizione: Malossi Delta Clutch
Campana: Malossi
Rapporti: primari 13/44, sec. 14/43
Scatola rapporti: Top Performances
Carter copritrasmissione: Top Performances
Altro: cuscinetto di supporto sul carter, sostituzione cuscinetti rapporti con altri ad alta velocità , olio rapporti speciale per migliorare la scorrevolezza

Ciclistica
Ammortizzatore: Top Performances by Paioli
Cerchi: Malaguti F12
Pompe freni: di derivazione maxiscooter
Pneumatici: Bridgestone Hoop Pro 110/90-12

Ringraziamenti
Top Performances
Pierluigi Mancini per il supporto tecnico
Fabrizio Frate per la collaborazione e i lavori di tornitura
Francesco Trucca per la collaborazione
Paolo Cappuccini per la collaborazione

Rilevamenti

Aprilia Rally 86 cc Top Performances Medori

0-100 metri
5,581 secondi
Velocità di uscita 115,9 km/h

150 metri
6,721
Velocità di uscita 125 km/h

0-200 metri
8,280 secondi
Velocità uscita 131,6 km/h

0-400 metri
13,052
Velocità uscita 145,2

Velocità massima (rettilineo 600 metri)
148,1 km/h dopo 420 metri

Commento
Devastante: questo è l’aggettivo che meglio può definire questo Aprilia Rally!
Non dovendo sottostare a nessun regolamento particolare, e potendo sfruttare pienamente sia il fattore cilindrata che il carburatore da 28 mm, ha ottenuto dei risultati semplicemente pazzeschi!
La velocità massima, pari a 148,1 km/h, è stata raggiunta dopo 420 metri e con un rapporto finale non eccessivamente lungo: allungando ulteriormente il rapporto, lavorando sul secondario, avrebbe superato facilmente i 150 km/h senza scie. Un risultato che si commenta da solo…
Il tempo di 6,721 sui 150 metri è eccellente: se questo motore fosse stato montato su un Malaguti F10, avrebbe potuto essere ancora più rapido grazie ai leggeri cerchi da 10”.

Info tecniche

Il cestello frizione è supportato da un cuscinetto esterno piantato nel carter copri trasmissione: una soluzione che consente di ridurre la potenza dissipata in vibrazioni.

Il carburatore Mikuni TM28 inclinato di derivazione Suzuki Gamma 250 prima serie. Si noti l’inclinazione del corpo rispetto alla ghigliottina: in questo modo il carburatore può essere montato molto inclinato senza problemi di pescaggio carburante in vaschetta. Sembra fatto appositamente per un Minarelli scooter!

Il cilindro Minarelli TPR 86 cc, corsa 44 mm, derivato dal kit Top Performances per motori Minarelli AM 6 marce. Un kit nato corsa 44 mm. La basetta sotto il cilindro, in alluminio aeronautico, è spessa 10 mm.

Potrebbe piacerti anche

Lascia un commento

©2025 Scooter Magazine – All Right Reserved – P.IVA IT09633670584

Sviluppato da LP

Iscriviti alla newsletter!

Vivi la passione per gli scooter con noi! Iscriviti per ricevere la nostra newsletter settimanale e non perderti le migliori storie e novità dal mondo degli scooter.